Mai alle quattro e mezzo

Piccolo romanzo di formazione, molto allegro e svagato, dotato – a causa di questa allegria – di una piccola pattuglia di lettori affezionati. Pubblicato da Fazi nel 1998, penultimo al Premio Strega dell’anno successivo, non è più in commercio. Nel 1999 fu promosso con un inedito spot cinematografico, girato in pellicola, che troverete qui in basso, insieme a una piccola rassegna stampa.

Parla per lo più di amori sbalestrati e della precaria educazione sentimentale di un pugno di babyboomers – maschi e femmine – al tempo del ribaltamento dei ruoli.

A che ora è opportuno telefonare a una ragazza per chiederle un primo appuntamento? C’è un momento giusto per dare un bacio o vale la regola del “prima possibile” (come nel basket del run&gun)? Quanto un paio di scarpe nere lisce possono influire sul buonumore di un perdigiorno che, malgrado un’aura di riprovazione sociale, guadagna cinque milioni di lire al mese, più cellulare di servizio? Siamo nella Roma di fine anni Novanta, forse gli ultimi anni della dolcezza del vivere, sicuramente gli ultimi in cui puoi permetterti di conversare alle feste senza sapere il nome del presidente del consiglio. Ugo, trentenne alquanto approssimativo e senza inquadramento, viene coinvolto dal suo amico Enzio, classico avventuriero metropolitano, nell’apertura di una nuova discoteca. Deve occuparsi delle pubbliche relazioni. Tra l’invenzione di un cocktail e numerose traversie d’amore, che vedono al centro Lola, donna bellissima, ambigua e dalle attività incerte, Ugo prova a fare i conti con la sua vita disordinata e – seguendo la tradizione di genere – prova pure ad abbozzare un bilancio generazionale. Oggetto della sua analisi: il gruppo di amici di gioventù che si separa in prossimità dell’incalzante età adulta. Senza dimenticare, però, che – come nei romanzi inglesi degli anni ‘30 – una spider, attualizzata in una potente e leggerissima Lotus Elise dal telaio tutto d’alluminio, rappresenta un confortevole rifugio esistenziale.

Rassegna Stampa:

  • Lo spot sul corriere, Paolo Conti 1999 (Link)
  • Ok della Mancuso, 1999 (Link)
  • Ok di Pacchiano, 1999 (Link)
  • Allo Strega, penultimo (e onorevole?), 1999 (Link)